mercoledì 27 maggio 2009

Politiche d'integrazione

La società multi etnica, e quindi multi culturale, è già una realtà. Basta andare nelle nostre scuole per rendersene conto. Oltre allo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni sono chiamati a politiche rigorose per favorire l'integrazione: insegnamento della nostra lingua, della nostra cultura, delle nostre norme, rimozione degli ostacoli che favoriscono l'accesso ai servizi, promozione di pari opportunità, lotta alla delinquenza.
La chiave è il rispetto delle leggi, a partire dalla Costituzione, e dei valori che hanno portato alla costruzione delle istituzioni democratiche: la tutela dei diritti della persona e della vita.
Se chi ospita per primo non rispetta o non fa rispettare le leggi e non testimonia con il suo agire, soprattutto se ha responsabilità politiche, di avere a cuore quei valori, fa passare il messaggio che la nostra società ha un'identità debole, confusa, e tutto è possibile. Se non siamo chiari sui principi e arretriamo di fronte al mancato rispetto degli stessi da parte di chi entra nel nostro Paese e vuole vivere nelle nostre comunità, non creiamo integrazione, ma tensione sociale, che genera paura e razzismo.
Gli amministratori del centro-sinistra spesso appaiono contraddittori sulla linea da tenere: chi fa il Sindaco sceriffo, Cofferati, chi fa la Presidente di Provincia missionaria, Draghetti.
Per una sana via di mezzo bisogna attrezzarsi anche col proprio voto.
Luca

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